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La canoa e il kayak moderni derivano da
imbarcazioni tipiche delle popolazioni amerindie. Il prototipo della canoa è
un’imbarcazione lunga e stretta, per uno, due o più vogatori, ricavata da un
tronco d’albero scavato, o costruita con corteccia. Il kayak originario è una canoa monoposto
tipica degli Eschimesi, costituita da un telaio in osso o legno coperto di pelli
cucite anche sul lato superiore, dove viene lasciata un’apertura in cui si
infila il vogatore, dotato di pagaia a due pale. Negli anni ‘60 del XIX secolo, lo
scozzese J. McGregor costruì una canoa di legno sul
modello di quelle tradizionali dei popoli del Nordamerica,
e su di essa intraprese una navigazione che toccò Finlandia, Svezia, Germania
e Gran Bretagna. Nel 1865 lo stesso McGregor
fondò a Londra il Royal Canoe Club e nel 1869 organizzò la prima
regata. In Germania la prima canoa di tipo groenlandese
fece la sua apparizione a Lipsia nel 1851, e nella medesima città si svolse,
nel 1884, la prima regata. Lo slalom con canoa nacque in Austria,
sul Danubio, nel 1934, e due anni più tardi si disputarono sul fiume Mulde, presso Zwickau, le prime competizioni di questa
specialità. La International Canoe Federation (ICF) fu fondata nel 1924, e rinacque nel
1946. La canoa e il kayak entrano nel novero
degli sport olimpici nel 1936, ai giochi di Berlino, mentre lo slalom venne
inserito solo a partire dai Giochi del 1972. Dal 1938 si svolgono i Campionati
Mondiali di velocità, dal 1949 quelli di slalom, dal 1959 (con cadenza
biennale) quelli di discese di rapide. I Campionati d’Europa di canoa e kayak si
svolgono con cadenza annuale dal 1933. Dal 1972 viene disputata ogni due anni la
Coppa Europa di slalom, in alternanza con i Campionati del Mondo. |